Scambio sul posto per impianti fotovoltaici: che cos’è e come si calcola

scambio sul posto

Oggi parliamo di scambio sul posto per impianti fotovoltaici, un sistema che vi consente di vendere il surplus energetico prodotto da vostro impianto. Questo sistema si rivela particolarmente utile per chi non riesce ad utilizzare tutta l’energia elettrica prodotta dal proprio impianto e, quindi, può venderla direttamente al GSE grazie al sistema dello Scambio sul Posto, detto anche SSP.

Come funziona lo Scambio sul Posto?

Nello specifico lo Scambio sul Posto è un servizio di pertinenza del Gestore nazionale chiamato GSE. Questo annualmente effettua un confronto tra l’energia immessa in rete dagli impianti privati e quella utilizzata dai proprietari. Nella pratica le due quantità di energia danno il diritto a ricevere un rimborso dopo un calcolo di compensazione. Il proprietario di un impianto fotovoltaico, quindi, andrà a pagare regolarmente la bolletta con il proprio fornitore energetico ma solamente le quote che riguardano l’energia prelevata quando l’impianto fotovoltaico non era funzionante. Il prezzo che il privato andrà a pagare è comprensivo di corrente, contatore, imposte e spese varie. Questo significa che non vengono applicate variazioni o sconti direttamente sulla bolletta. Il rimborso per energia prodotta e non consumata, ovvero immessa nella rete, viene erogato direttamente dal GSE e, per questo, bisogna preventivamente stipulare una convenzione.

Il rimborso per Scambio Sul Posto

Il funzionamento dello scambio sul posto è molto semplice. Il GSE legge il contatore periodicamente  e verifica l’ammontare di energia prodotta e di quella immessa. Il GSE esegue solitamente una verifica annuale ma fa anche delle stime trimestrali che va a versare sul conto corrente dell’utente con un bonifico con Causale “Contributo in Conto Scambio”. A fine anno, quindi, provvede ad un conguaglio correggendo le stime trimestrali e salda l’eventuale ammanco.

Come avviene la compensazione?

Quando l’energia immessa in rete è maggiore di quella prelevata si riceve il contributo che si compone di:

  • rimborso per ogni Kw prelevato
  • corrispettivo per la vendita dei Kw immessi in rete

Il rimborso corrisponde ad un prezzo solitamente inferiore del 30% rispetto a quello della bolletta. Non rientrano nel rimborso del GSE le imposte e le Misure di Compensazione Territoriale. L’importo, tuttavia, è piuttosto considerevole dato che copre almeno il 70% delle bollette pagate durante l’anno. Il corrispettivo, invece, è la moltiplicazione dell’energia immessa per il prezzo al Kw rispetto alla zona territoriale in cui l’impianto fotovoltaico è operante.

Lo Scambio sul Posto è conveniente?

A volte il valore economico ricevuto per l’energia immessa in rete può essere inferiore rispetto a quanto pagato per l’energia consumata. Un impianto fotovoltaico, tuttavia, produce una quantità di Kw nettamente superiore rispetto ai consumi serali e, quindi, il conto da parte del GSE è sempre in positivo. Otterrete sempre rimborsi precisi e puntuali e non dovrete preoccuparvi di nulla se non di controllare l’efficienza del vostro impianto. A tale proposito date un’occhiata al nostro articolo dedicato a come monitorare un impianto fotovoltaico.

Inoltre l’attivazione della convenzione è assolutamente gratuita e può essere integrata con le detrazioni fiscali per l’attivazione e l’installazione di un impianto fotovoltaico (se vuoi approfondire, leggi il nostro articolo sugli incentivi per il fotovoltaico). Queste misure sono volute per incentivare le persone a servirsi di questo sistema di produzione di energia. Dovete sapere inoltre che il GSE è una società per azioni partecipata dal Ministero dell’Economia e che quindi risulta essere il soggetto del contratto che andrete a stipulare.

Come si attiva la convenzione?

Il rimborso ottenuto con lo scambio sul posto, quindi, non consente di evitare di pagare la bolletta ma abbatte decisamente i costi dell’utilizzo di energia elettrica. Per una stima esaustiva bisognerebbe valutare le dimensioni di un impianto, che devono essere adeguate ai consumi energetici. Inoltre anche l’esposizione solare influisce sulla convenienza del rimborso per scambio sul posto.

Per stipulare la convenzione e ottenere i rimborsi da Scambio sul Posto occorre semplicemente aderire con il Modello Unico presso il proprio gestore oppure presentando una richiesta di adesione direttamente al GSE entro 60 giorni dalla data di entrata in funzione dell’impianto. Nel primo caso il gestore si interfaccia direttamente con il GSE. La procedura è piuttosto semplice e può essere gestita in autonomia. Altrimenti contattate il vostro fornitore di energia elettrica che completerà la pratica per voi.

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