Vendere energia elettrica: come funziona?

vendere energia elettrica

Vendere energia elettrica è possibile solo attraverso il proprio impianto fotovoltaico ed è un’attività remunerativa che può aiutare a coprire le spese effettuate per realizzarlo.

In questo articolo vi spieghiamo come vendere energia elettrica e quali sono le possibili rendite economiche.

Vendere energia elettrica: come funziona il sistema?

Chiunque possieda un impianto fotovoltaico standard oppure di tipologia On-Grid può rivendere l’energia elettrica auto-prodotta direttamente al GSE. Il sistema è molto semplice e consiste nel destinare la parte di energia non utilizzata per soddisfare i propri consumi alla rete elettrica in cambio di un valore economico. Questa condizione, ovviamente, si verifica quando si produce più energia di quanta se ne consuma e, quindi, è necessario monitorare l’efficienza di un impianto in base alla sua estensione, alla sua potenza e alla quantità di irraggiamento a cui è esposto. Se è possibile stimare la potenza e la grandezza di un impianto fotovoltaico non è altrettanto semplice valutare quanto “sole” ci sarà da qui ad un anno.

Come si calcolano le rendite dalla vendita di energia elettrica?

Per poter calcolare il guadagno pulito di un impianto fotovoltaico vendendo energia è necessario ipotizzare questi tre valori:

  • il prezzo dell’energia per kWh (A)
  • quanto costa l’energia per kWh a prezzo di mercato (B)
  • quanta corrente elettrica è stata utilizzata (C)
  • quantità di corrente prodotta (D)

Ipotizziamo che A sia uguale a 0,07€/kWh, B corrisponda a 0,05€/kWh e che C e D corrispondano rispettivamente a 5.000 kWh e 10.000 kWh. La formula che potrete usare per calcolare quanto si guadagna vendendo energia elettrica sarà la seguente:

[(0,05 x 10.000) – (0,07 x 5.000) ] = €500 – €350 = €150.

La cifra di 150,00€ è la somma che viene corrisposta per l’energia elettrica prodotta autonomamente che viene immessa in rete senza essere utilizzata: il guadagno. Questi conti sono stimati e indicativi e variano in funzione al tipo di cessione in rete scelto al momento dell’attivazione della convenzione con il GSE. Qui di seguito vi spieghiamo quali sono le formule di cessione dell’energia elettrica in avanzo.

Cessione in rete parziale e totale

Quando si parla di cessione in rete si fa riferimento alla valorizzazione dell’energia prodotta mediante la vendita. L’energia totale prodotta in un anno, tuttavia, deve superare quella autoconsumata. La cessione in rete può avvenire in modalità parziale solo quando il resto di quella prodotta viene utilizzato. Per la vendita si può optare per la modalità indiretta con ritiro dedicato oppure in maniera diretta sul mercato libero. Nel primo caso il riferimento sarà il GSE mentre nel secondo caso si avrà a che fare con il GME.

Impianti rinnovabili programmabili e non programmabili

Gli impianti fotovoltaici possono essere distinti in programmabili e non programmabili. La differenza tra questi due modelli riguarda principalmente la possibilità o meno di stabilire in quale orario immettere in rete l’energia elettrica prodotta. Di solito tutti gli impianti ad energia eolica, solare e geotermica non sono programmabili  e quindi è facolta del gestore scegliere il ritiro dell’energia elettrica prodotta da destinare al GSE. Questo ritiro, detto “dedicato” è un compito del Gestore dei Servizi Energetici ed è la formula semplificata con cui i produttori di energia collocano sul mercato le produzioni autonome che possono essere destinate a contratti bilaterali o alla vendita diretta in borsa. Questo significa che l’energia elettrica viene venduta al GSE tramite il produttore a prezzi detti “zonali orari” e che risultano quelli maggiormente convenienti, considerando anche la semplificazione amministrativa del processo.

Mercato Over The Counter

In alternativa ai contratti bilaterali che, lo ricordiamo, costituiscono l’alternativa più semplice e vantaggiosa, esiste la possibilità di cedere l’energia elettrica alla Borsa Elettrica. Essa è guidata da un sistema di offerte per cui l’energia viene piazzata sul Mercato Over The Counter, ovvero al di fuori del mercato standard. Il contratto in questo caso interessa il trader di energia elettrica ed è prevista una contrattazione del prezzo di vendita. Si tratta di una transazione diretta destinata ad impianti vasti, in grado di produrre ben oltre il proprio fabbisogno energetico.

Vendere energia elettrica in borsa

In alternativa al ritiro dedicato abbiamo visto che è possibile anche vendere l’energia presso la Borsa Elettrica, ovvero il mercato regolamentato dal Gestore dei Mercati Energetici  noto come GME. Il suo funzionamento è molto simile alle borse finanziarie perché al suo interno operano trader, grossisti e venditori che competono tra loro per il maggior profitto. Anche in questo caso si parla di grandi quantità di energia prodotta e di impianti solari vasti, capaci di produrre energia stabilmente e per coprire un fabbisogno energetico notevole. Questo mercato può essere utile ai produttori privati per comprendere meglio i prezzi e costi di riferimento dell’energia elettrica al dettaglio e stimare a quanto ammonta la produzione personale di corrente ed il relativo guadagno.

Lascia un commento