L’inquinamento ambientale è un problema molto serio e tuttora ancora irrisolto, e pertanto nel corso dell’ultimo decennio si stanno attivando varie strategie per diminuire il trend dei pericolosi cambiamenti climatici. Uno di questi è cercare di eseguire una riqualificazione energetica delle abitazioni, cercando di arrivare alla cosiddetta classe energetica A, la più virtuosa. Non soltanto ha un basso o pressoché nullo impatto negativo sull’ambiente, ma consente anche di vivere in un microclima ideale all’interno, con impiantistica nuova ed efficiente e, soprattutto, spendendo molto poco dal punto di vista dei consumi mensili.
Purtroppo, almeno nel nostro Paese, la prevalenza delle abitazioni ricadono nella classe energetica G, la peggiore sulla scala e quella che comporta più inquinamento e specialmente consumi per il cliente.
Nonostante ciò, il trend è in miglioramento, grazie anche alle varie campagne di incentivi ed ecobonus messe a disposizione dal governo per lavori di riqualificazione energetica (leggi il nostro articolo sull’ecobonus 110%).
L’obiettivo finale, quindi, è avere il patrimonio residenziale italiano il più possibile in classe energetica A. Scopriamo qualche dettaglio in più riguardante questa classe energetica per la casa.
La suddivisione della classe energetica A
Fino al 2015, le classi energetiche di un’abitazione erano cinque, dalla A, la migliore, alla G, la peggiore. Successivamente, però, un apposito decreto ministeriale ha aggiunto altre sottoclassi energetiche, precisamente riguardanti la A, ognuna con proprie caratteristiche di consumi specifici.
- Classe A4. La classe energetica A4 è senza dubbio la più virtuosa, con consumi praticamente irrisori e inquinamento ambientale nullo. In questo caso, il consumo Epgl,nren inferiore o uguale a 0,40 kWh/m2anno. Non si può però raggiungere un risultato di questo genere dal nulla, pertanto sarà necessario eseguire appositi interventi di coibentazione termica e sfruttare un’impiantistica di ultima generazione, anche sfruttando fonti rinnovabili, come per esempio l’acqua calda tramite i pannelli fotovoltaici sul tetto.
- Classe A3. E’ è caratterizzata da un consumo Epgl,nren compreso tra 0,40 e 0,60 kWh/m2anno. Rappresentano comunque valori ottimali, con una differenza minima rispetto la precedente, garantendo ottimo comfort, impiantistica di livello e consumi ridotti, ma comunque poco superiori alla classe energetica A4.
- Classe A2. Nella classe A2 si possono iniziare a notare alcune differenze rispetto alle precedenti, non tanto per quanto riguarda il comfort e la qualità dell’abitazione, nel complesso molto buona, ma riguardo i consumi, superiori ai precedenti ma comunque accessibili. Nello specifico, il consumo Epgl,nren è compreso tra 0,60 e 0,80 kWh/m2anno.
- Classe A1. L’ultima sottoclasse della categoria A è quella A1, che più si avvicina alla B, perdendo quindi svariati dei suoi caratteristici vantaggi, come inquinamento ambientale nullo e consumi della bolletta estremamente ridotti. In questo caso, infatti, il consumo Epgl,nren compreso tra 0,80 e 1,00 kWh/m2anno.
Tutti i benefici della classe energetica A
Abbiamo visto come avere una casa con classe energetica A richieda consumi estremamente ridotti, pertanto ci sono alcuni requisiti che vanno necessariamente rispettati. Sicuramente, la casa deve essere ben coibentata, con tripli vetri con gas bassoemissivi, infissi in pvc o alluminio ecc., il tutto isolato correttamente e che garantisce un’ottimale isolamento termico ed anche acustico.
Altro requisito fondamentale è l’impiantistica, che deve essere di ultima generazione, quindi efficiente nell’utilizzo e che non rilascia inquinamento ambientale. Sfruttare fonti di energia rinnovabile diventa pertanto un’opzione fondamentale per la classe energetica A, come sistemi di ricambio d’aria, pannelli fotovoltaici, impianti di deumidificazione centralizzati e molto altro ancora. Tutto ciò viene svolto per sfruttare poi nel tempo una grande varietà di vantaggi, tipici della classe energetica A, come:
- microclima interno molto confortevole, anche nelle stagioni estreme come inverno e, soprattutto, estate;
- riduzione netta dei consumi energetici nel breve ed anche lungo termine;
- emissioni di CO2 minime, quindi ridotto o quasi nullo inquinamento ambientale;
- valore dell’abitazione decisamente aumentato.