Quale termocamino scegliere? Funzionamento e modelli disponibili sul mercato

Il termocamino è un sistema di riscaldamento molto evoluto che consente di tagliare i consumi energetici riscaldando l’acqua di casa e gli ambienti contemporaneamente, proprio come fa una caldaia. Si tratta dell’evoluzione del camino tradizionale, un sistema antico ed ecologico che oggi è diventato estremamente efficiente. Se stai pensando di ottimizzare la tua abitazione e tagliare i costi in bolletta il termocamino potrebbe essere un’alternativa molto interessante.

Termocamino e design: una scelta d’arredo di gran classe

Il caminetto è uno dei sistemi di riscaldamento più antichi ed ecologici di sempre. Sfrutta materiale come pellet o legna e ha un ottimo rendimento termico. I camini moderni, grazie anche alla crisi energetica, sono diventati ancora più efficienti e si sono trasformati negli attuali termocamini, capaci di scaldare l’intero appartamento.

Il mercato energetico, oggi, offre una grandissima varietà di modelli che potrai abbinare a case moderne o classiche creando un effetto visivo davvero notevole. La varietà di forme, strutture e materiali impiegati permette, infatti, di spaziare tra termocamini in acciaio lucido o rivestiti in eleganti maioliche tradizionali. Al tempo stesso trovi supporti in marmo, acciaio opaco e finto legno che si adattano a living, salotti e ambienti di ogni stile.

Il camino ha origini antiche, anzi, antichissime (i primi modelli risalgono al Medioevo). Ancora oggi, nonostante la tecnologia abbia fatto passi da gigante, i camini funzionano sullo stesso principio base. Qui di seguito una spiegazione dettagliata del suo funzionamento.

Come funziona il termocamino?

Il termocamino si caratterizza in tre zone, rimaste inalterate negli anni: focolare, cappa e canna fumaria. Il focolare è la zona che accoglie il fuoco vero e proprio e dove avviene il processo di combustione. I fumi prodotti dalla combustione vengono convogliati grazie alla cappa che li raccoglie nella canna fumaria che li farà poi uscire dal comignolo. Una combinazione semplice e innovativa allo stesso tempo.

Il termocamino aggiunge alcune caratteristiche importanti: permette di raggiungere ottimi rendimenti energetici, con bassi consumi. Inoltre utilizza una fonte rinnovabile, come legno o acqua, per cui è uno dei mezzi di riscaldamento più ecologici ed efficienti del momento.

Si tratta di un semplice sistema a camera chiusa a differenza del camino tradizionale che lo rende più efficiente. Uno sportello in vetro termico trasparente irradia calore mostrando la bellezza della legna che arde e che scoppietta mentre il focolare, rivestito in materiali termoisolanti, ne amplifica l’efficienza. Le altre componenti variano a seconda del tipo di alimentazione ma sia che tu scelga modelli a legno, pellet o acqua otterrai un considerevole risparmio energetico.

Tipologie di termocamino: quale scegliere?

Ci sono varie possibilità per riscaldare ambienti e acqua sanitaria che corrispondono ai camini a legna, ad aria e ad acqua. Vediamo come funzionano queste tre tipologie per capire quale risponde meglio alle proprie esigenze domestiche ed energetiche.

Termocamini a legna

Il termocamino è la versione moderna del camino tradizionale. Si tratta di un camino con focolare chiuso per fare in modo che il calore non si disperda ma possa essere convogliato all’interno dell’impianto di riscaldamento.

Il fatto che sia chiuso non fa di un camino un termo camino. Per essere un camino adatto al riscaldamento, bisogna che riesca a farci sfruttare almeno il 60% della calorie prodotte dalla combustione. I moderni termo camini, quelli di ultima generazione, riescono a sorpassare largamente questa soglia, facendola salire oltre le aspettative.

Grazie al portello di chiusura, i camini riescono a migliorare di molto il rendimento energetico. Solitamente viene realizzato in vetro ceramica, materiale che consente di non scottarsi e allo stesso tempo di far intravedere la fiamma interna.

Certo, un termocamino non è romantico come un camino tradizionale, ma il portellone consente al fumo di prendere la giusta via e di andarsene attraverso la canna fumaria. Inoltre non permette la fuoriuscita di scorie nell’ambiente circostante. Il rendimento energetico aumenta nel termo camino rispetto al camino tradizionale perché la combustione avviene in maniera ottimale.

La quantità di aria che può entrare nel focolare grazie a una piccola presa nel coperchio, è regolata in maniera tale che non si disperda calore. Nei camini tradizionali entra a contatto con il fuoco tutta l’aria che c’è a disposizione. E buona parte se ne va attraverso la canna fumaria trasportando con se il calore. Uno spreco inutile, che è del tutto eliminato con il termo camino.

L’aria calda prodotta durante la combustione, può essere indirizzata attraverso particolari canaline, all’interno di ogni stanza della casa. In questo caso parliamo di termo camini ad aria. Esistono anche altre tecnologie che sfruttano l’elevato rendimento energetico dei camini chiusi, come i termo camini ad acqua.

Termocamini ad aria

Il termocamino ad aria è invece capace di riscaldare l’intera casa attraverso particolari bocchettoni dove circola aria calda prodotta dalla combustione del termocamino stesso. I termocamini ad aria funzionano per conduzione. Attorno al focolare è stato istituito una particolare intercapedine.

L’aria calda circola nella intercapedine e esce da particolari bocchettoni posizionati sopra al camino stesso. Questi bocchettoni solitamente portano a dei tubi che la distribuiscono in tutta la casa. Si tratta di un metodo semplice, ma decisamente efficace, che ha però la controindicazione di dover lasciare sufficiente aerazione nelle stanze.

Infatti, quando si realizza un impianto di questo tipo, vengono previste delle ulteriori fughe di aria, solitamente sotto o sopra le porte. Ma non solo. l’aria che circola nell’impianto, viene ‘ripescata’ e riutilizzata dall’impianto stesso. Per fare questo è necessario che nella stanza ci siano due bocchettoni: uno per la mandata dell’aria calda e uno per la ripresa della stessa.

Termocamino ad acqua

Il termocamino ad acqua è molto meno invasivo di quello ad aria. Non ha bisogno di particolari ‘condizioni’ visive, ma solamente dei classici termosifoni, oppure dell’impianto radiale a pavimento. Il termocamino ad acqua può anche sostituire la caldaia per la produzione dell’acqua calda.

Il termocamini ad acqua hanno il focolare realizzato in particolare materiale refrattario che permette di raggiungere all’acqua una temperatura molto elevata in breve tempo. Al di sopra del focolare, infatti, c’è un particolare scambiatore che contiene l’acqua da scaldare. I tubi dello scambiatore non sono solo sopra il focolare, ma anche in una particolare intercapedine studiata appositamente tra il focolare stesso e le pareti esterne.

Nel momento in cui accendiamo il camino, teniamo la porta del focolare aperta. In questo modo i fumi che si producono durante la combustione, tendono a uscire direttamente dalla canna fumaria. Quando però la combustione è ben avviata, il portellone del termocamino viene chiuso e i fumi, prima di raggiungere la canna fumaria, passano attraverso la intercapedine di cui sopra, scaldando l’acqua nei tubi dello scambiatore.

L’acqua calda poi, prende la via dell’impianto. Può essere utilizzata, come abbiamo già sottolineato, o per mandare il classico impianto di termosifoni, oppure per mandare un impianto di riscaldamento a pavimento radiale. A voi la scelta. In ambo i casi il risparmio energetico c’è e si vede. Anche nella bolletta.

Perché scegliere il termocamino?

Il vantaggio economico in termini di efficienza energetica è piuttosto considerevole e costituisce il principale vantaggio di questo sistema di riscaldamento. Inoltre è vantaggioso per via del fatto che si collega ad un impianto preesistente riscaldando l’acqua sanitaria e la casa al tempo stesso. Infine richiede una manutenzione piuttosto contenuta che riguarda la pulizia periodica della cenere che viene raccolta in un apposito cassetto. L’operazione più impegnativa riguarderà soltanto la pulizia della canna fumaria da ripetere a inizio e fine stagione di utilizzo.

Costi: quanto costa installare e mantenere un termocamino?

Non è facile rispondere con precisione a questa domanda. Noi ci proveremo con degli esempi e considerando consumi standard per case di media grandezza. Per un termocamino a legna il prezzo oscilla da 1200,00€ fino a oltre 8000,00€ a seconda dell’ampiezza, delle funzioni e della scelta dei materiali di rivestimento del termocamino. I sistemi ad acqua, invece, sono più costosi di quelli ad aria e a legna ma che rientrano nel range di prezzo evidenziato qui sopra.

Di solito con una spesa sui tremila euro ti porti a casa un modello di camino prefabbricato efficiente e duraturo. A questa spesa dovrai sommare il costo di gestione calcolando legna, pellet oppure altre tipologie di alimentazione. La legna ha un costo di circa cinquanta euro al metro cubo mentre il pellet si aggira sui due euro al chilo. Per un conto più preciso devi considerare anche che la legna ha una resa minore in termini di durata e umidità e che il pellet ha una resa maggiore che arriva al +80%.  Per i camini a legna, inoltre, occorre considerare che il pellet produce una minor quantità di residui oltre a ingombrare meno spazio per l’approvvigionamento.

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