Considerare la lana di pecora per migliorare alcuni fattori isolanti della propria casa è sicuramente cosa buona e giusta. Uno degli aspetti non trascurabili all’interno delle nostre abitazioni è senza dubbio quello relativo all’isolamento termico.
Assicurare un corretto isolamento consente infatti di avere non solo un ambiente con un clima costante d’estate e in inverno, ma anche una migliore qualità della vita. Il corretto isolamento termico va a eliminare fattori come spifferi, muffe e umidità.
Quali i rimedi? In commercio sono presenti diverse soluzioni e materiali di vario tipo per isolare dal punto di vista termico la nostra casa. Dal più diffuso metodo dell’isolamento a cappotto a materiali come polistirolo espanso o poliuretano, fino ad arrivare a soluzioni più naturali come lana di roccia, vetro, sughero e paglia.
Ma avete mai sentito parlare dell’isolamento termico con lana di pecora? In realtà l’impiego della lana di pecora come isolante termico non è certo una novità, anzi il ricorso a questa risale già a tempi antichi. E, quindi, in epoca moderna non abbiamo fatto che riscoprire una delle tradizioni del passato.
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Isolanti lana di pecora
Non solo moda, quindi, la lana di pecora gioca un ruolo fondamentale anche per isolare casa. Di regola, la lana viene raccolta nel periodo estivo per permettere alle pecore di rigenerare il manto.
Una volta tosate le pecore, la lana è sottoposta alla filatura. In questo stadio della lavorazione si tende a separare le fibre più lunghe e in buono stato, da impiegare nel settore tessile, da quelle più corte, scure e rovinate. Queste ultime vengono utilizzate, invece, come isolante.
In seguito si passa alla pulitura al fine di rimuoverne ogni impurità. La lana è poi sottoposta anche a diversi trattamenti al fine di preservarne l’integrità dalla formazione di acari, tarme e funghi. L’intero ciclo di lavorazione della lana ha un basso impatto ambientale e energetico.
Caratteristiche della lana di pecora isolante
Di solito è ridotta in veli sottili e assemblata in rotoli da inserire in maniera orizzontale o verticale nelle intercapedini degli edifici. È impiegata soprattutto per le coperture di strutture in legno, pareti divisorie ma anche nei controsoffitti e nei pavimenti. Spesso per riempire delle piccole intercapedini è ridotta in fiocchi o addirittura in trecce.
La lanolina, sostanza presente nelle fibre, dona alla lana la capacità di idrorepellenza. La lana, quindi, non solo non assorbe acqua, ma è anche igroscopica, in grado cioè di assorbire vapore acqueo fino ad un terzo del suo peso, senza subire alterazioni.
Riesce poi a mantenere un tasso di umidità costante negli ambienti in cui è presente, e risulta molto traspirante. Altra caratteristica positiva è senza dubbio la capacità ignifuga che le consente di non bruciare in caso di incendio.
La lana di pecora è adatta non solo per garantire l’isolamento termico negli edifici di nuova costruzione, ma anche di quelli che necessitano di ristrutturazione. Una volta esaurito il suo utilizzo può essere smaltita con facilità nel compostaggio oppure riciclata per nuove esigenze.
Un’ottima soluzione quindi per l’isolamento termico, ma anche acustico delle nostre abitazioni, e soprattutto un materiale che non danneggia l’ambiente e consente anche un risparmio di energia.
Confronto tra isolante lana di pecora, roccia e vetro
Molto spesso, in sede di acquisto del prodotto, ti verranno proposte varie alternative alla lana di pecora. Come abbiamo sottolineato in apertura, ne esistono varie tra roccia, vetro, sughero e paglia. In generale, tuttavia, le soluzioni più classiche che ti verranno proposte saranno quelle di roccia e vetro. Questo perché possono reggere il confronto con l’isolamento con lana di pecora.
Nei prossimi due paragrafi ti proporremo un confronto tra queste due tipologie con la lana di pecora, per capire quale può essere quella più adatta al tuo caso.
Lana di pecora vs lana di roccia
La differenza principale tra queste due tipologie di lana per isolamento termico è sicuramente legata al processo di produzione che ne caratterizza anche le proprietà finali all’uscita dalla fabbrica. La lana di pecora subisce un processo di lavorazione meno lungo e articolato.
La lana di roccia viene spesso fornita in pannelli, mentre quella di lana (anche essa disponibile in pannelli) viene maggiormente utilizzata sotto forma di rotoli. Realizzare dei rotoli con la lana di roccia è ovviamente più complesso.
Questa tipologia di lana, infatti, può essere composta da differenti minerali come il basalto, il diabase e la dolomite. Determinante, per la realizzazione della lana di roccia è il processo di fusione delle materie prime. Questo avviene a una temperatura di circa 1500° C.
Immediatamente dopo la fusione inizia un processo di lavorazione in macchinari piuttosto vari. Il primo di questo è il passaggio attraverso la macchina sfibratrice che precede quello di raffreddamento per permettere ai minerali di solidificare. Insomma, una lunga catena che termina con il rivestimento dei pannelli con pellicole di vario materiale (es.: pannelli riflettenti).
La resa dei due prodotti mostra le evidenti differenze. Solo la lana isolante di roccia può essere considerata ignifuga, mentre la lana di pecora reagisce al fuoco come autoestinguente. Questo processo termina nella liquefazione ed è piuttosto nocivo per la salute, per via dei fumi di emissione dalla combustione.
Lana di pecora vs lana di vetro
Così come la lana di roccia, anche la lana di vetro è composta da minerali ed elementi inorganici. Le due tipologie, dunque, sono caratterizzate da un processo di produzione molto simile, che porta a risultati piuttosto simili.
La fusione viene seguita da un processo di raffreddamento delle componenti di calcare, quarzo e vetro. Vengono rese inerti tramite un processo di centrifugazione o soffiatura e, dopo un procedimento per la riduzione delle polveri volatili, vengono tagliati in pannelli rivestiti da bitume o pellicola.
Fattore di differenziazione importante durante il processo di produzione è l’utilizzo di materie riciclate per circa il 95%. Così come le altre due tipologie, questa lana è riciclabile al 100% una volta messa in disuso.
Rispetto alla lana di pecora, la lana di vetro presenta una maggiore capacità di isolamento acustico, anche se questo non è il suo pregio principale. Tutti e due questi materiali hanno un’elevata resistenza all’umidità. Lana di pecora e lana di vetro, se bagnati, una volta asciutti recuperano tutte le loro qualità isolanti.
Hai scelto la lana di pecora isolante per migliorare l’isolamento termico di casa? Raccontaci come ti stai trovando e se cambieresti idea potendo tornare indietro qui sotto nei commenti.