Classe energetica C: tutto quello che c’è da sapere

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In questo articolo vedremo quali sono i consumi e i costi di gestione di una casa con classe energetica C e se è utile pensare di effettuare degli interventi volti a migliorare l’efficienza energetica o meno.

Cos’è la classe energetica C?

Una casa con classe energetica C si distingue per un indice di prestazione energetica Epgl,ren compreso tra 1,20 e 1,50 kWh/m2anno. Come potrai ben constatare, la differenza tra le varie classi può essere davvero piccola, infatti una casa di classe C con Epgl,ren di 1,21kWh/m2anno risulta essere molto simile ad una casa di classe B, considerando che può consumare fino a 1,19 kWh/m2anno, quindi non noterai grandi differenze in termini di comfort e spese.

Ciò vale anche per una classe C poco performante, vicina al limite della classe D, che non è detta che sia necessariamente da riqualificare per migliorare le prestazioni.

I costi relativi ai consumi di una casa di classe energetica C possono essere sia alti che bassi, ma, nella maggioranza dei casi, non dovreste avere grandi problemi, neanche per quanto riguarda la temperatura o l’umidità. Sicuramente, non godrai dello stesso comfort di un’abitazione di classe A4.

Generalmente, le case con classe energetica C sono state costruite circa una decina di anni prima o poco più. Bisogna anche considerare, però, che ristrutturando un appartamento di classe energetica G con svariate migliorie, è praticamente impossibile andare oltre una classe C. I motivi dietro ciò sono diversi e a volte evidenti.

Se si parla di un condominio, attuare interventi volti alla riqualificazione può essere complicato, considerando che non si potrà, ad esempio, ricorrere ad un cappotto esterno, se si intende coibentare le pareti. In questo caso bisognerà farlo solamente dall’interno, ottenendo dei risultati buoni, ma sicuramente non entusiasmanti.

Se l’unità immobiliare non è fornita di un impianto di riscaldamento autonomo, non è possibile intervenire come si vuole se si vive in un condominio. In quest’ipotesi si tende ad operare sul sistema di distribuzione, correggendo quello di regolazione, ma mantenendo la caldaia con i suoi rendimenti e i suoi limiti. Eventualmente, è possibile decidere di separarsi dal centralizzato, ma non si tratta di una buona scelta, considerando che, nonostante le spese condominiali per il riscaldamento si ridurranno, rimarranno lo stesso a tuo carico.

Classe C: intervenire o no?

Siamo arrivati alla fatidica domanda, se ci si ritrova con un casa con classe energetica C, è conveniente intervenire per migliorare l’efficienza energetica oppure no? Se hai raggiunto una classe C partendo da una classe G, avrai sicuramente ottenuto un ottimo risultato in termini di costi e benefici a livello energetico.

La situazione cambia se la casa è nata in classe C, quindi c’è la possibilità di fare qualcosa. Facendo redigere l’APE della vostra abitazione, otterrai una tabella dove sono riportati diversi possibili interventi suggeriti volti proprio a migliorare la classe energetica dell’immobile, indicando pure le prestazioni raggiungibili.

Può capitare che il tecnico che ha prodotto l’APE, trovandosi di fronte ad una situazione discreta, ovvero la classe C, abbia ritenuto superfluo inserire i possibili interventi per migliorare l’efficienza, dato che i tempi di ritorno dell’investimento potrebbero essere abbastanza lunghi. Se hai comunque intenzione di intervenire, allora il nostro consiglio è di fare una diagnosi energetica, in quanto se la classe già esistente è buona, risulta più difficile migliorarla ulteriormente, quindi è necessario un professionista in grado di indicarvi la strada migliore da percorrere.

Ad esempio, per il passaggio dalla C alla B, potrebbe essere necessario solamente ricorrere a fonti rinnovabili, quindi collocando, ad esempio, un solare termico che copra il fabbisogno di acqua calda sanitaria e un impianto fotovoltaico sul tetto. Anche dotarsi di una caldaia a condensazione può essere una buona idea per migliorare l’efficienza energetica.

Può capitare che ci siano dei punti deboli nell’involucro, quindi è importante operare su quest’ultimo per migliorare il comfort e ridurre i consumi. Generalmente, si interviene sulla copertura e sul solaio contro terra. Ad ogni modo, è importante valutare ogni situazione nella sua individualità e capire con attenzione se conviene o meno praticare degli interventi.

Conclusioni

Come abbiamo visto nel primo paragrafo, il grado della classe energetica dipende dal valore dell’indice Epgl,ren. Detto ciò, possiamo dire che vivere in una casa con classe C non è assolutamente male, considerando che si ottengono prestazioni energetiche pienamente sufficienti. E’ possibile usufruire di incentivi statali per fare il salto di classe e migliorare la propria situazione.

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