Perchè e quando è opportuno sostituire la caldaia?

Sostituzione caldaia periodica

Cosa pensi quando senti parlare di sostituzione caldaia? Siamo abituati a vedere la nostra vecchia caldaia in qualche angolo della casa o del terrazzo. Crediamo che sia immortale, e invece gli anni si fanno sentire. Sostituire la caldaia è una delle operazioni che andrebbero fatte a cadenza regolare, anche senza aspettare la rottura.

Sostituzione caldaia a condensazione: come fare

In passato si era soliti installare caldaie tradizionali alimentate a gas, ma le nuove tecnologie consentono di cambiare e passare da una caldaia tradizionale a una caldaia a condensazione. Queste ultime sono la scelta più ecologica per chi alimenta l’impianto di riscaldamento con gas metano o GPL.

Inoltre, è una decisione decisamente economica perché migliore in termini di resa e risparmio energetico. Infatti, sono in grado di effettuare il recupero dei fumi e quindi ottimizzare la combustione grazie a una costruzione innovativa del bruciatore.

Ma quando si decide di sostituire la caldaia con una a condensazione dobbiamo fare qualche piccola modifica all’impianto perché è necessario ottenere l’idoneità da parte di un tecnico competente.

A essere idonea deve essere la canna fumaria che, come cita la normativa in vigore, “deve essere atta a ricevere i fumi della nuova caldaia a condensazione”.

Per essere adeguata la canna fumaria deve essere rivestita internamente da una speciale plastica la cui sigla è PPS. Si tratta del solfuro di polifenilene. Un materiale con elevate capacità di resistenza ai carichi e all’usura che riesce a non modificare la sua dimensione anche di fronte a temperature molto elevate.

La caldaia a condensazione ha bisogno anche del collegamento dello scarico della condensa che naturalmente si forma a causa del ricircolo dei fumi. Questo deve essere collegato allo scarico degli elettrodomestici.

Sapevi che la sostituzione della caldaia aiuta il risparmio energetico? Fare tutti questi piccoli lavori per adeguare il vecchio impianto al nuovo e installare una caldaia a condensazione porterà a qualche spesa che potrai riassorbire con il risparmio sulla bolletta.

Detrazioni fiscali caldaia

Gli utenti che hanno provveduto a sostituire la caldaia installata con una con prestazioni migliori in termini di impatto ambientale possono godere di determinate detrazioni.

Ci sono, fondamentalmente, due modi per usufruire dei bonus disponibili per la detrazione caldaia. Uno è legato al bonus ristrutturazioni che incorpora una detrazione fiscale caldaia Irpef del 50% sulle spese sostenute per la sostituzione della caldaia. In questo caso, l’ottenimento del bonus è legato all’effettivo risparmio nelle prestazioni. Questo risparmio dovrà ottenere la certificazione fornita da un tecnico certificato dell’ENEA.

Quindi, l’ottenimento del bonus è legato a questo tipo di garanzia effettiva. Diverse sono le condizioni per l’ottenimento dell’ecobonus per la sostituzione della caldaia.

Grazie al decreto legge che regola le agevolazioni fiscali per la sostituzione degli elettrodomestici, è possibile ottenere ecobonus per la sostituzione della caldaia. Questo a condizione che si scelga di installare una caldaia moderna che riduca il risparmio energetico. Gli incentivi per questo bonus caldaie arrivano fino al 65% della spesa per un massimo di 30.000 euro.

Caldaia nuova: quando?

In linea di massima, le caldaie che stanno all’esterno sono più soggette a usura e quindi hanno una vita leggermente più breve delle altre. Possiamo però dire che se si acquista una caldaia di buona fattura e si fa una manutenzione periodica con costanza, la sua vita può raggiungere i 15 anni. Trascorso questo lasso di tempo sarà meglio cambiarla anche se funziona ancora.

Come capire se è meglio passare alla sostituzione della caldaia? Grazie ai tecnici competenti che si recheranno ogni anno preso la tua abitazione per la manutenzione. Attraverso l’esame chiamato ‘analisi dei fumi’, il tecnico sarà in grado di valutare il rendimento di combustione e quindi consigliarti se è o meno il caso di sostituire la caldaia.

Manutenzione caldaie: cosa dice la normativa?

Esiste, dunque, una precisa normativa che va a regolare le condizioni della manutenzione della caldaia. Proprio questa aiuta a capire quando si avvicina il momento della sostituzione necessaria. Avere qualcuno che aiuti a comprendere lo stato di salute della caldaia aiuta a capire quando è il momento della sostituzione.

Bisogna fare affidamento sul tecnico dell’azienda produttrice per questo tipo di interventi e, ancor prima, fare riferimento ai libretti d’uso e di manutenzione. Su questi sono riportate informazioni importanti su come comportarsi per avere un impianto in salute e duraturo.

Ogni quanto fare la manutenzione? Generalmente è una pratica necessaria almeno una volta l’anno. Tuttavia, è la legge che indica con più precisione le tempistiche. Obbligatoriamente, i controlli dovranno essere effettuati una volta ogni 2 anni per caldaie a combustibile solido o liquido. Per la caldaia a gas, invece, i controlli vanno effettuati ogni 4 anni.

Ad accompagnare la manutenzione dovrà sempre esserci un preciso report finale compilato dal tecnico che dovrà portare all’etichetta con bollino blu o bollino verde. Questo certifica l’effettiva potenza dell’impianto, con il bollino blu vengono etichettati impianti sotto i 35 kW di potenza. Con il bollino verde, invece, si etichettano gli impianti tra i 35 kW e i 350 kW.

Queste due tipologie di bollino prevedono il pagamento di un contributo che l’azienda che ha realizzato l’impianto si impegna a versare. Questo contributo aziendale è versato, ovviamente, per conto dell’utente e si aggira intorno ai 15 euro.

E se si decide di cambiare caldaia come la scegliamo? Ecco un po’ di suggerimenti per il cambio caldaia.

Hai problemi con la tua caldaia? Ecco alcuni link utili alle nostre guide per approfondire l’argomento:

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