Tra gli elettrodomestici che ci aiutano nelle piccole incombenze del quotidiano, c’è senza dubbio il ferro da stiro. Un’apparecchiatura che oramai da decenni ci consente di avere dei capi di abbigliamento “presentabili”, in quanto va a eliminare quelle antiestetiche pieghe che si formano spesso dopo il lavaggio e la conseguente asciugatura.
Tuttavia l’utilizzo del ferro da stiro va a incidere sul consumo di energia elettrica che si concretizza economicamente ogni due o tre mesi nella bolletta. Come per tutti gli altri elettrodomestici quindi, è necessario fare ricorso al ferro da stiro con alcuni accorgimenti in modo da non ritrovarsi poi con un’esposizione troppo esosa, a causa di un modo sbagliato di impiegarlo durante le faccende domestiche.
In commercio esistono diversi modelli di ferro da stiro, da quello più classico con la piastra in acciaio a quelli che sono dotati di un’apposita caldaia esterna, quindi alcuni modelli stirano a secco e altri invece fanno ricorso al vapore. Maggiore sarà la temperatura utilizzata durante l’uso, più alto risulterà il consumo di energia. Stesso discorso anche nell’ipotesi in cui si faccia ricorso alla funzione vapore.
Consumo energia ferro da stiro
Come tutte le apparecchiature elettroniche, anche il ferro da stiro necessita di una corretta e frequente manutenzione. È infatti importante tenere sotto controllo la formazione del calcare che potrebbe compromettere il funzionamento del ferro da stiro e danneggiare alcune componenti interne. Per questo ha grande importanza anche il tipo di acqua che si impiega nel serbatoio. È infatti diffusa la pratica di ricorrere alla classica acqua del rubinetto, ma gli esperti consigliano di utilizzare quella demineralizzata. Alcuni modelli più recenti presentano anche un ionizzatore che rende il vapore più “leggero” e facilita l’operazione di stiratura. Altri invece sono dotati di moderni sistemi di auto pulizia integrati o apposite cartucce sostituibili.
Come assicurare il risparmio energetico mentre utilizziamo il ferro da stiro?
Per risparmiare importanti risorse economiche e anche energetiche è possibile adottare alcuni piccoli accorgimenti già nelle fasi precedenti. Innanzitutto evitare se non necessario, il lavaggio in lavatrice a temperature troppo elevate, evitando così che i capi si stropiccino troppo. Una volta completato il lavaggio poi, meglio occuparsi subito di stendere i capi e aver cura di stenderli in modo accurato.
Un altro consiglio inoltre è quello di iniziare la stiratura con quei capi che necessitano di temperature meno elevate, per poi passare a quelli più impegnativi. È poi molto utile umidificare il bucato che facilita la stiratura dei capi, e ancora, spegnere l’apparecchio a stiratura quasi ultimata in modo da sfruttare il calore residuo e risparmiare al tempo stesso importanti risorse energetiche.
Come poi consigliano sempre le nonne da tempi non sospetti, è utile stirare i capi al rovescio soprattutto quando si tratta di vestiti che sono dotati di accessori con stampe e decorazioni: in questo modo non solo si evita che il tessuto diventi lucido, ma al tempo stesso si evita che la piastra possa deteriorarsi al contatto con tali elementi.