Ottimizzare la spesa energetica degli edifici, perché dovreste pensarci adesso

La spesa energetica di una famiglia italiana rimane tra le prime voci da tenere presente nella gestione di una buona economia domestica, ed in tempi come questi caratterizzati dal dover forzatamente restare a casa (a causa dell’emergenza sanitaria attualmente in corso) diventa forse quella di cui tenere più di conto.

La quarantena trascorsa tra le mura di casa aumenta giocoforza l’uso della corrente ed è normale che si spenda più che nel passato, ma questo deve diventare spunto di riflessione per capire cosa si può fare per abbattere la spesa; in gioco non vi è solo una questione economica, ma anche salvaguardia dell’ambiente (ad oggi almeno il 40% delle emissioni a livello globale avvengono proprio a causa degli edifici, ed un patrimonio edilizio vecchio e inefficiente come il nostro, non può che apportare un contributo negativo alla causa).

L’importo di una bolletta dipende soprattutto da quanto si è consumato in quel lasso di tempo, ma il consumo stesso è il risultato di una serie di fattori che si concatenano tra loro:

  • prima di tutto, in quanti vivono all’interno dell’abitazione? Una famiglia numerosa ha sicuramente esigenze diverse rispetto a quelle di un singolo componente, ma ha anche delle abitudini di consumo differenti (la persona “freddolosa” che ha necessità di tenere accesi i termosifoni più a lungo di altri, si può sempre trovare);

  • quali sono gli elettrodomestici che si usano e soprattutto qual è la loro classe energetica? Acquistare elettrodomestici di classe A+++, consente di ridurre i consumi come impiegare gli stessi durante le tariffe orarie più convenienti!

  • Una casa coibentata consuma poca energia! Questo aspetto è spesso sottovalutato, ma molti edifici tendono per loro natura a far consumare più del necessario, basti pensare a tutte le vecchie case che faticano a scaldarsi in inverno o rimangono troppo calde in estate. In questo caso è lo scarso livello di isolamento termico ad essere la pecca principale!

L’unica strada per mantenere bassa la bolletta energetica rimane quella di scegliere una tariffa conveniente per le nostre esigenze, ma soprattutto fare quello che è in nostro potere per apportare cambiamenti tali da non far consumare alla casa più di quello che serve effettivamente.

I dati più recenti che abbiamo sulla spesa energetica delle famiglie italiane, evidenziano come la spesa annuale per le bollette si aggiri su una media di 1.200 euro, tra luce e gas; in pratica è come se un intero stipendio se ne andasse solo per questa spesa, e sicuramente queste settimane trascorse in casa incideranno ancor di più sui valori di spesa per il 2020.

Di fronte a queste evidenze è necessario intervenire. Trovare la soluzione più consona per avere una casa più performante sotto il profilo energetico è possibile se si decide di effettuare i giusti lavori da fare.

Investire in efficienza energetica: un’opportunità per famiglie, ma anche imprese

lavori isolamento termico intercapedini

intervento di insufflaggio sulle intercapedini di casa

Anche se si ritiene che si vada incontro ad un futuro con poche risorse da investire, non si dovrebbe mai prescindere dalla cura della riqualificazione energetica degli edifici.

Possedere un’abitazione con criteri tali da consumare solo lo stretto necessario per garantire il benessere di chi lo abita, deve diventare nel corso del tempo un’opportunità da sfruttare per le singole famiglie, ma anche per tutte quelle imprese che desiderano creare dei luoghi di lavoro confortevoli ed efficienti; proprio in tale logica sono numerosi gli incentivi proposti dallo Stato per garantire i lavori necessari all’ottenimento della riqualificazione energetica degli edifici (sotto forma di detrazioni IRPEF per soggetti fisici e detrazioni IRES per le società).

Ogni anno viene introdotto nella Legge di Bilancio l’Ecobonus, una detrazione fiscale ottenibile attraverso 10 quote annuali di pari importo, che consente di realizzare gli interventi di ristrutturazione necessari all’ottenimento della riqualificazione energetica dell’edificio in questione; considerando quanto questo sgravio fiscale incentivi attivamente interventi migliorativi nelle abitazioni, è importante comprendere come funziona l’Ecobonus 2020 nella pratica.

Un esempio pratico? Per un intervento di coibentazione termica delle pareti, che consente di ridurre al minimo i fenomeni di dispersione termica che si possono verificare nelle parti sensibili di casa, come sottotetti, intercapedini o cassonetti degli avvolgibili, si può ottenere una detrazione fiscale del 50-65% sulla spesa sostenuta, fino ad un ammontare massimo di 96.000 euro.

Perché dovremmo farci convincere da investimenti di questo tipo? Quali sono i vantaggi?

Intervenire dove è davvero necessario, consente di investire denaro in un’attività che porta ad un’immediata riduzione della spesa energetica (non bisogna aspettare mesi per vedere risultati, lo si vede da subito nelle successive bollette). Usiamo il termine investire, perché ciò che ora paghiamo ci ritornerà indietro negli anni, non solo attraverso le detrazioni fiscali, ma con una minor spesa in bolletta che porterà anche a guadagnarci! Un intervento di insufflaggio sulle intercapedini, ad esempio, fa si che già nell’immediato si recuperino quei 2-3 gradi centigradi persi a causa dei moti convettivi generati dai vuoti presenti nelle intercapedini, portando ad un miglioramento del benessere termico, ad un risparmio di soldi, ma anche ad un evidente vantaggio ambientale con minori emissioni di Co2.

A voi un esempio pratico che vi fa capire perché si tratta di un’opportunità e di un investimento a tutti gli effetti:

  • Casa di 80-100 mq non coibentata termicamente in condominio con spesa annua di riscaldamento e raffrescamento pari a euro 900.

  • Costo di una coibentazione ad insufflaggio (da linkare) Euro 1700

  • Risparmio annuo in bolletta (e maggior comfort termico) pari a Euro 270-300

  • Recupero dei costi per detrazione fiscale al 50% Euro 850 euro

  • Costo effettivo dell’operazione Euro 850 euro

  • Tempo di recupero della spesa 2,5 – 3 anni

Conoscete un investimento più redditizio di questo ?

Occorre, quindi, che il tema della riqualificazione energetica diventi primario non solo per la singola famiglia che ha a cuore il tema del risparmio in bolletta, ma anche per tutto il Paese, consentendo al settore edilizio di puntare forte su interventi ad ampio spettro. Alcune cose che si possono fare per arrivare a conseguire questo obiettivo sono:

  • puntare forte sul tema delle detrazioni fiscali per interventi di riqualificazione energetica, non rinnovandoli annualmente, ma arrivando a confermarli per un periodo più lungo, così da dare una prospettiva temporale più ampia, che invogli i soggetti fisici ed imprese ad investire;

  • spingere a far si che questi interventi portino a risultati ancor più evidenti di quelli odierni. Bisognerebbe puntare su soluzioni integrate tra di loro, tali da abbattere considerevolmente il fabbisogno energetico di un edificio, con miglioramento netto della classe energetica di appartenenza;

  • fare in modo che gli interventi di riqualificazione dal singolo edificio si estendano a livello di quartiere, velocizzando l’ammodernamento sul piano strutturale ed energetico. Per fare questo è necessaria una riduzione di limitazioni ed oneri che rendono complesso l’intervento su un patrimonio edilizio che conta almeno il 50-60% di abitazioni ad un periodo di ormai 40-50 anni fa, decisamente troppo se si vuole pretendere che questi edifici siano performanti.

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