Macchie sul muro da termosifoni e stufe: come eliminarle

Macchie sul muro

Aloni e macchie sul muro dei termosifoni: da cosa derivano e come si eliminano? Hai notato che in corrispondenza dei termosifoni e sulle pareti si formano delle macchie nere e degli aloni che si espandono man mano che passa il tempo?

Si tratta di un problema facilmente risolvibile e che segnala una eccessiva umidità.

Tutta colpa dell’umidità nell’aria o sulle pareti

Un ambiente umido è l’ideale per la proliferazione delle muffe, pericolosissime per il nostro apparato respiratorio. Aloni e macchie nere dei termosifoni sul muro sono il segnale intangibile che nell’ambiente sta proliferando la muffa, un composto di microrganismi e batteri che vivono in colonie.

La muffa si riproduce molto velocemente e continua a proliferare indisturbata se non viene interrotta con i giusti rimedi.

Le muffe si manifestano prima a piccoli puntini neri e poi diventano macchie scure e estese che arrivano a sfogliare e “sfarinare” l’intonaco. Tende a crearsi in ambienti chiusi e poco soleggiati come i garage o le cantine ma può anche comparire nelle abitazioni.

La muffa è pericolosa per la salute

La sua presenza è dannosa per la salute perché è cancerogena, maleodorante a antiestetica. Può causare allergie e disturbi respiratori come raffreddore, sinusite, asma, infezioni croniche ma anche dolori infiammatori alle orecchie, dermatite, desquamazioni ed eruzioni cutanee oltre a prurito persistente.

Si tratta di un elemento tossico, perché rilascia tossine nell’aria che vengono liberate quando si accende un impianto di riscaldamento o di condizionamento dell’aria. Quella più pericolosa per l’uomo e la muffa chartarum che appare a macchie nere e verdognole sui soffitti delle abitazioni.

Si presenta quando l’ambiente domestico è umido a causa di poco ricambio d’aria, clima o infiltrazioni dall’esterno.

Aloni e macchie nere dei termosifoni: come intervenire?

Innanzitutto dovrai rimuovere le muffe coprendo le vie respiratorie e utilizzando guanti sintetici. La rimozione della muffa è un’operazione da svolgere con molta cautela perciò dovrai sempre coprire occhi, naso e bocca.

Il miglior ingrediente per la rimozione della muffa è la candeggina da diluire in acqua e da spruzzare direttamente sulla superficie da ripulire. Avrai bisogno di usare panni e spugnette per lavare accuratamente la superficie macchiata.

Una ulteriore cautela è quella di tenere acceso un ventilatore durante le operazioni di pulizia e di lasciare aperte le finestre. Dopo aver rimosso la muffa dalla parete bisognerà far asciugare per bene l’area inumidita. Solo quando non vi sarà più traccia di candeggina e di acqua potrai passare alla fase successiva.

Passa alla ricerca della causa

Innanzitutto è importante capire l’origine dell’infiltrazione, per cui chiamare un tecnico per controllare i termosifoni potrebbe essere una buona soluzione preventiva. Se l’origine dell’umidità non dovesse provenire dai termosifoni, è possibile che questa provenga dall’esterno e che, quindi, le pareti esterne siano danneggiate o deteriorate.

Se sei solito asciugare il bucato in casa sarebbe opportuno correggere questa abitudine cercando di sfruttare le ore diurne per l’asciugatura. Evita di disporre il bucato sui termosifoni per accelerare l’asciugatura e acquista eventualmente un deumidificatore per migliorare la qualità dell’aria.

In commercio, infine, esistono dei prodotti specifici per il trattamento delle pareti che non risolvono il problema alla radice ma che per lo meno proteggono le pareti dallo sfogliamento dell’intonaco.

La risoluzione del problema deriva principalmente dall’ambiente climatico in cui è collocata l’abitazione per cui ti consigliamo di parlarne con una ditta specializzata e farti fare un preventivo per il miglior trattamento anti-muffa.

Come eliminare macchie gialle sul muro

Non necessariamente per colpa della muffa possono presentarsi macchie sul muro o aloni sul muro. Questo è un problema, soprattutto per le pareti bianche, che può nascere dall’utilizzo continuativo di camini, stufe e termosifoni.

Sono particolarmente accentuate sui bordi dei camini, se realizzati in muratura, e sulla parte superiore dei termosifoni. Di solito, tuttavia, è dove si trovano le stufe a legna che si verificano i problemi maggiori.

Per risolvere questo problema, le superfici nei pressi di questi strumenti, vanno trattare con periodicità. Per evitare l’insorgere di macchie piuttosto evidenti, e che con il tempo diventano anche difficili da togliere, almeno una volta ogni 2 anni bisogna trattare le macchie gialle sul muro.

Esiste una soluzione quasi universale in grado di giocare un ruolo decisivo sulla rimozione delle macchie gialle sul muro. Questa soluzione è il bicarbonato e, come si dice in questi casi, “olio di gomito”.

Bisognerà essere equilibrati nell’utilizzo della miscela di bicarbonato e acqua. Mai esagerare con il bicarbonato e sviluppare un’efficace soluzione con acqua. A questo punto non dovrai far altro che strofinare con abbastanza forza da rimuovere la macchia senza, tuttavia, rovinare la superfice. Per strofinare utilizza un panno che dopo non dovrai conservare, perché pulire un muro lo rovinerebbe quasi irrimediabilmente.

Di solito, questo procedimento non si fa mai in via eccezionale. Dovrebbe essere, cioè, uno dei primi step di una completa tinteggiatura delle pareti della stanza. In ogni caso, dovessi avere fretta, ha una buona efficacia su macchie anche piuttosto datate.

Come hai risolto tu il problema delle macchie sul muro, dalla muffa allo sporco di stufe e termosifoni? Facci sapere se i nostri metodi funzionano o se ne hai di più efficaci, qui sotto nei commenti.

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