Come seminare il prato? Questa sì che è una bella domanda, per gli appassionati di giardinaggio e non solo. Difatti non basta lanciare semi a casaccio sperando che questi diventino un verdeggiante manto erboso, ma sono necessarie azioni che lo renderanno rigoglioso e sano per tutto l’anno.
La prima cosa che dovrai fare per seminare il prato è quella di preparare opportunamente il terreno alla delicata fase della semina.
Per ottenere ottimi risultati dovrai prestare attenzione a tanti fattori tra cui il periodo, il semente, la risemina e l’impiego di fertilizzanti. Vediamo come procedere passo per passo.
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Come seminare prato: prepara il terreno
Per preparare il terreno occorre prima rimuovere le erbe spontanee in maniera approfondita perché queste potrebbero creare problemi alla crescita e all’omogeneità del manto.
Successivamente dovrai vangare, ovvero lavorare il suolo ossigenandolo e drenandolo, scendendo a una profondità di almeno trenta centimetri. Una volta vangata tutta la superficie dovrai procedere con un rastrello per ricreare il livello omogeneo su cui adagiare le sementi.
Tieni presente che lavorare con la zappa per ossigenare il terreno e renderlo omogeneo può essere un lavoro molto faticoso. Per questo in caso di aree molto estese potrebbe essere necessaria una motozappa.
In questa fase dovrai anche rimuovere tutte le radici e passare un buon concime per il terreno, scegliendo tra prodotti naturali come il compost fai-da-te.
Se hai un buon budget a disposizione potresti anche optare per l’acquisto di terriccio specifico, ma devi sapere che si tratta di una soluzione ben più costosa del compost.
Come scegliere i semi giusti
Adesso che il terreno è pronto per essere seminato potrai passare alla scelta della giusta quantità e varietà di semente. Per il calcolo di solito devi considerare 50 grammi al metro quadro.
Solitamente la resa è indicata sulle confezioni delle sementi che sceglierai di acquistare, ma conviene sempre abbondare.
Spargere i semi, teoricamente, non è difficile. Puoi procedere manualmente o aiutandoti con un macchinario, perché ciò che conta è evitare di procedere controvento, spargendo male i semi.
L’uniformità dello spargimento è fondamentale per ottenere un manto erboso omogeneo senza macchie o bordi trascurati. Puoi procedere con una seminatrice nel caso di terreni molto ampi e non servirà acquistare il macchinario perché potrai anche noleggiarlo.
Una volta terminata la semina del prato occorrerà passare alla cosiddetta copertura dei semi. Per procedere basta rastrellare superficialmente il terreno con i denti del rastrello per coprire quasi del tutto i semi adagiati a terra.
Procedi delicatamente e poi usa un rullo da prato per appiattire la terra e far sì che i semi aderiscano per bene.
La giusta quantità di acqua
Adesso il prato è pronto per essere innaffiato, un’operazione che dovrai ripetere con una certa frequenza, anche due volte al giorno finché non inizia a spuntare l’erba dal terreno. Quando vedrai comparire i primi fili d’erba significa che tutto è andato a buon fine e, quindi, potrai ridurre le innaffiate.
Di solito conviene innaffiare una volta al giorno fino a quando arriverà il momento del primo taglio, un momento molto importante per la semina del prato.
Difatti dovrai attendere la crescita fino ad un massimo di dieci centimetri e poi procedere a rasare il manto con delicatezza, dato che le piante potrebbero essere ancora non radicate. Il tosaerba dovrà essere impostato alla massima altezza in modo da tagliare superficialmente senza rovinare le radici.
Quando seminare il prato?
Per imparare come seminare un prato occorre conoscere le giuste tempistiche. In particolare i periodi maggiormente indicati sono l’autunno e la primavera, momenti dell’anno in cui il clima è mite e il clima è perfetto per germinare velocemente.
Il periodo giusto è importante perché troppo freddo o troppo calore possono compromettere la salute dei semi.
Per la scelta del periodo in cui seminare, tuttavia, concorre anche il tipo di semente che vorrai piantare come erba. Sul mercato esistono anche semi che richiedono alte temperature o particolari condizioni climatiche per cui ti converrà selezionare quella migliore parlandone con il tuo rivenditore di fiducia.
In generale la scelta avviene nel rispetto della tipologia di giardino, dell’esposizione solare e dell’area climatica.
Come seminare il prato o il giardino: la scelta del seme
Ci sono erbe adatte all’ombra, come ce ne sono altre ideali per il solleone. Le tipologie di semi sono caratterizzate anche per frequenza di irrigazione e tipologia di prato ornamentale o calpestabile.
Le sementi più popolari sono spesso il risultato di mix combinati che creano prati verdi e rigogliosi a bassissima manutenzione. I mix di semi risultano essere la scelta migliore proprio perché sono più resistenti grazie alla biodiversità, uno scudo importante per la salute del prato.
Tra le varietà più indicate per una bassa manutenzione ti consigliamo di prendere in considerazione la gramigna che è perfetta per climi caldi e secchi e che resiste all’aridità. Per climi rigidi vanno bene Festuca e Ioletto inglese, varietà che resistono al calpestio con la differenza che la prima cresce lentamente, la seconda ha una crescita davvero rapida.
La trasemina quando l’erba non cresce
Se il prato dovesse danneggiarsi dovrai procedere alla risemina, conosciuta anche come trasemina. Non equivale a ripartire da zero perché per procedere dovrai soltanto preparare il terreno, arieggiarlo e concimarlo.
Per capire come e perché arieggiare il prato puoi dare uno sguardo a questo nostro approfondimento dove trovi tutto quello che devi sapere. Per la concimazione, invece, prediligi sempre materiale organico naturale.
Cosa fare se il prato non cresce
Le ragioni per cui il prato non dovesse germogliare riguardano la presenza di piante infestanti o arbustive che andranno diserbate con uno specifico prodotto che deve agire per almeno sette giorni.
Dopo aver diserbato occorrerà stendere un terriccio specifico e scegliere sementi calpestabili, resistenti e a crescita rapida. Per queste situazioni sarebbero più indicati i mix di sementi per le ragioni spiegate sopra.
In ogni caso, le ragioni per cui il prato non germoglia dopo 10 giorni dalla semina possono derivare da tante ragioni. In primo luogo potresti aver irrigato in maniera eccessiva o insufficiente, oppure aver seminato a una eccessiva profondità. Effettua sempre un buon lavoro di ossigenatura del prato, perché farlo in maniera superficiale può voler dire, praticamente, seminare il prato senza zappare.
Se hai ottenuto una germinazione disomogenea il problema potrebbe risiedere nella cattiva qualità dei semi o della terra mal lavorata. Assicurati di rispettare le dosi dei concimi e tieni sotto controllo la qualità del terreno, perché basta un piccolo errore a mandare in fumo l’intero processo di semina.
Arrivato alla fine di questo articolo, non ti resta che metterti all’opera per realizzare il prato perfetto: per farlo, però avrai bisogno degli attrezzi adatti. Se vuoi partire con il piede giusto ma non sai bene quali usare, leggi il nostro articolo con la lista completa di strumenti da giardinaggio!