Caldana solaio: cos’è e a cosa serve la cappa superiore

caldana solaio

Parlare di caldana e solaio può portare una certa confusione, soprattutto perché ci riferiamo a termini tecnici con cui non abbiamo a che fare nella nostra quotidianità. Ciò che calpestiamo in casa, per tutti noi, è un comunissimo pavimento ma sotto di esso è presente una varietà di strati e di componenti che permettono alla struttura di reggere il peso, di far passare acqua e corrente e via discorrendo. Dunque la caldana è una “parte” del pavimento, ovvero un getto di completamento che si posiziona sopra il solaio e che ha un’importante funzione strutturale. La sua importanza, da non confondere con il massetto, risiede proprio nel fatto che svolge un ruolo portante nei confronti della struttura e del pavimento il professionista vi incollerà sopra. Vediamo nello specifico cosa significa tutto questo.

Cos’è la caldana e a cosa serve?

Tutte le pavimentazioni interne hanno lo scopo di permettere il calpestio e di sorreggere i carichi di servizio a solai e terreno. La pavimentazione è formata a strati che hanno essenzialmente due funzioni: di supporto e di rivestimento. Quest’ultima è uno strato superficiale ed è nota come “strato di calpestio”, ovvero quello che ha il compito di resistere alle sollecitazioni di tipo meccanico e “naturale” come anche da quelle chimiche: calpestio, terremoti, piogge, pulizie ecc… Quindi la funzione di questo strato è quella di garantire il benessere e la sicurezza di chi vi è sopra.

Gli strati che concorrono ad espletare la funzione di supporto (detta anche di sottofondo) vi sono quelli che formano la pavimentazione ancorando il rivestimento, conferendo un certo livello di isolamento, ospitando le canalizzazioni degli impianti e compensando le eventuali pendenze.

In pratica i solai sono composti attraverso calcestruzzo armato caratterizzato da travi strutturali e elementi in laterizio o polistirene espanso. Il completamento del solaio avviene dopo il getto di calcestruzzo con il quale si viene a creare una soletta detta, per l’appunto, caldana. La si conosce anche con il nome di cappa superiore e si tratta di un’armatura di ripartizione che distribuisce i carichi tra le varie nervature. La cappa superiore deve essere collocata ad almeno cinquanta/quaranta millimetri sopra la faccia superiore degli elementi di alleggerimento sopra menzionati.

Dove si colloca la caldaia tra questa moltitudine di strati?

La caldana è uno strato in calcestruzzo che ha lo scopo strutturale di supporto con il solaio e che si getta insieme a quest’ultimo. A differenza di questa il massetto è il sottofondo necessario alla posa del pavimento anche se la differenza è così fine da causare una certa confusione tra i non addetti ai lavori.

Caldana e massetto non sono la stessa cosa

Per spiegarci meglio potremmo dire che la caldana sia un getto di rifinitura del solaio che si presenta di spessore di meno di cinque centimetri. Si tratta della cosiddetta “piastra monolitica bidirezionale” che prepara lo strato superiore, ovvero quello del massetto su la ditta installerà il massetto.

Il massetto, quindi, è uno strato più spesso della caldana e viene realizzato con malte cementizie e additivi indurenti che viene steso prima della posa del pavimento con lo scopo ulteriore di livellare alla perfezione la futura installazione.  Questo viene posato sopra uno strato che isola temperatura e rumori e che distribuisce i carichi. La caldana ha uno spessore inferiore e si compone generalmente di sabbia e cemento e acqua.

Cappa superiore “collaborante” o cappa collaborante

La cappa collaborante è una soluzione tra le più diffuse per il rinforzamento di solai in vecchi edifici, soprattutto in virtù di riqualificazioni e miglioramenti sismici. La cappa collaborante è una soluzione alternativa per rinforzare il solaio tramite il calcestruzzo e con lo scopo di salvaguardare l’intelaiatura pre-esistente, senza compromettere l’edificio.

Questa progetta rimuovendo la pavimentazione ed il sottofondo. In pratica la si integra con la struttura già presente senza modificare il peso che agisce sulla stessa e previo puntellamento dei solai dal piano inferiore. Successivamente si getta il calcestruzzo alleggerito e posato il sottofondo per la pavimentazione. In pratica si tratta di una cappa che viene creata ex-novo, un un caso a sé differente dalla classica cappa superiore che, di norma, si getta assieme al massetto.

Lascia un commento