Attestazione prestazione energetica
Nel caso in cui venga riscontrata una omessa dotazione dell’Ape (attestato di prestazione energetica) o nel caso in cui non siano resi pubblici i dati di prestazione energetica di un edificio, la normativa in vigore prevede delle sanzioni di cui è bene tenere conto, con riferimento al DL 90 del 2013. In particolare, il costruttore o il proprietario che violino l’obbligo di dotare gli edifici di nuova costruzione e gli edifici che vengono sottoposti a ristrutturazioni importanti di un attestato di prestazione energetica vanno incontro a una sanzione amministrativa che va da un minimo di 3mila euro a un massimo di 18mila euro. La stessa sanzione (da 3mila a 18mila euro) è prevista per il proprietario di un edificio che vi0li l’obbligo di munire l’edificio stesso (o una unità immobiliare) dell’attestato di prestazione energetica in occasione di un passaggio di proprietà.
Il sito certificazione-energetica.it è a disposizione di chi è interessato a conoscere tutte le info sulla certificazione APE e, quindi, anche le disposizioni di legge in termini di sanzioni. Per esempio, la violazione dell’obbligo di fornire l’attestato di prestazione energetica per una unità immobiliare o per un edificio nel caso in cui venga sottoscritto un contratto di locazione nuovo prevede una sanzione amministrativa di almeno 300 euro, ma comunque non più alta di 1.800 euro. Per l’omessa dichiarazione del contratto, la sanzione è non inferiore a mille euro e non superiore a 4mila euro, tenendo conto di una riduzione della metà della sanzione per i contratti di locazione di durata inferiore ai tre anni.
Prestazione energetica – A quali violazioni occorre prestare attenzione
Un’altra violazione della legge a cui è bene prestare attenzione è quella che riguarda l’obbligo di segnalare i parametri energetici nelle inserzioni e negli annunci relativi a unità immobiliari da dare in affitto o messi in vendita: in questo caso il responsabile dell’annuncio sarà tenuto al pagamento di una sanzione amministrativa compresa tra 500 e 3mila euro. Nel caso in cui si provveda al pagamento della sanzione comminata per non aver fornito con i contratti di affitto o di compravendita degli immobili l’attestato di prestazione energetica, si è comunque tenuti a far redigere l’attestato e a presentarlo.
Anche i direttori dei lavori hanno degli obblighi da rispettare in questo senso: se contestualmente alla dichiarazione di conclusione dei lavori non consegnano al Comune il certificato energetico possono incorrere in una sanzione compresa tra mille e 6mila euro e, per di più, rischiano di essere segnalati al collegio professionale.
Infine, gli amministratori di condominio devono ricordare che, così come la caldaia per il riscaldamento, anche gli impianti di climatizzazione devono essere sottoposti a controlli e a interventi di manutenzione per legge: il mancato rispetto delle normative in questione può esporre a una sanzione di almeno 500 euro, fino a un massimo di 30mila euro. E ciò vale non solo per gli amministratori di condominio, ma anche per i conduttori, per i proprietari e per gli eventuali terzi che si assumono la responsabilità di un appartamento.