Durante la stagione primaverile, con l’arrivo delle temperature più calde è possibile imbattersi in un insetto molto particolare e a volte estremamente fastidioso, il Tetranichus urticae, meglio noto come ragnetto rosso. Pur non essendo propriamente pericoloso nè per gli umani nè per le piante, possono essere persistenti (nonostante tendano a scomparire con l’arrivo delle temperature estive).
I disagi più frequenti creati da questo acaro (ebbene sì non è un vero ragno) sono:
- Secchezza delle foglie e conseguente caduta (soprattutto nei pomodori, nelle piante da frutta e nelle ornamentali, oltre che in alcune leguminose come fagioli e soia);
- Macchie su tessuti e davanzali, per questo motivo è sconsigliato schiacciarli.
Essi si nutrono di larve ed escrementi di uccelli, per questo motivo i davanzali sono spesso infestati.
Se anche a te è capitato di imbatterti in questo insetto e vorresti porre rimedio a qualche infestazione in maniera naturale (insetticidi chimici sono spesso inefficaci) ti consiglio di leggere i rimedi riportati di seguito.
Indice dei Contenuti
Come eliminare ragnetti rossi: tutti i migliori rimedi naturali
Rimozione delle foglie infestate
Il primo rimedio da provare in assoluto è la rimozione delle foglie infestate. La raccolta a mano e l’allontanamento dalle piante può evitare, sicuramente, un’infestazione più ampia, o addirittura può portare alla risoluzione del problema.
Lavaggio foglie con acqua nebulizzata
Un altro metodo molto semplice è quello di inumidire le foglie nebulizzando della semplice acqua. Tuttavia, esso risulta un metodo molto blando, per questo è consigliato per infestazioni limitate (ad esempio su piante d’appartamento o da balcone). I momenti caldi e soleggiati sono sconsigliati per questa operazione, per non vanificare l’effetto.
Aglio
Noto per le sue proprietà antibatteriche, non tutti sanno che l’aglio è anche un insetticida naturale, che può essere utilizzato efficacemente contro ragnetti rossi e afidi. Per quanto riguarda la modalità d’utilizzo è oppurtuno creare un vero e proprio “infuso”. Venti grammi di aglio per mezzo litro d’acqua, lasciati bollire per quindici minuti. Una volta lasciato raffreddare, il liquido deve essere filtrato e nebulizzato sulle piante infestate, si consiglia nelle ore serali.
Cipolle
La cipolla può essere utilizzata in maniera molto simile all’aglio per trattare le foglie infestate dal ragnetto rosso. Il liquido ottenuto da una cipolla intera (buccia compresa), sminuzzata e lasciata bollire venti minuti in un litro d’acqua può essere filtrato e nebulizzato freddo sulle foglie colpite dall’acaro. Anche in questo caso, per non bruciare le foglie, il momento più adatto questa operazione è la sera.
Irrigazione abbondante
Il ragnetto rosso è tipico delle zone calde e soprattutto aride, l’umidità è nemica di questo acaro. Le irrigazioni abbondanti, quindi, soprattutto nei luoghi e nelle giornate con climi più secchi, possono essere davvero utili. L’irrigazione costante nelle ore serali è nemica della proliferizzazione delle infestazioni da ragnetto rosso.
Sapone di Marsiglia
Per arrichire il lavaggio descritto nel secondo metodo è possibile far sciogliere una piccola quantità di sapone di Marsiglia liquido. Questa miscela è efficace anche contro altri parassiti, come gli afidi.
Preparato casalingo
Un litro d’acqua, con un cucchiaino di olio vegetale e cucchiaino di detersivo per piatti biologico è un ottimo liquido da nebulizzare, in alternativa alle altre miscele precedentemente descritte. Rapido, economico ed efficace.
Olio essenziale di rosmarino
Un’altra alternativa molto rapida è sicuramente quella di aggiungere qualche goccia di olio essenziale di rosmarino ad una bottiglia con tappo spray. Le modalità d’utilizzo sono uguali alle precedenti, nebulizzazione nelle ore serali, direttamente sulla foglia.
Argilla espansa
Una preparazione dei vasi con argilla espansa aiuta a trattenere l’umidità (come precedentemente descritto, nemica degli acari). Inoltre, essa aiuta drenaggio e temperatura corretta del terriccio.
Lotta biologica
Un rimedio che sta prendendo piede soprattutto in agricoltura biologica, bio intensiva e biodinamica è sicuramente quello della lotta biologica. Esso si basa sulla naturale interazione tra preda e predatore. In estrema sintesi, questa pratica consiste nell’introduzione dell’insetto-predatore dell’insetto-preda che procura i danni alle colture. Nel caso del ragnetto rosso, è necessario deporre l’acaro fitoseide Phytoseiulis persimilis sulle infestate. Una valida alternativa sono sicuramente le coccinelle, ampiamente utilizzate come strumento di lotta biologica.