I gerani soprannominati “regine del balcone” sono degli arbusti che offrono delle infiorescenze ricche e colorate. Risultano ideali per adornare giardini e terrazzi, ma anche per chi desidera un balcone fiorito. La pianta originaria dell’Africa australe, è molto diffusa in Europa e in Italia, soprattutto nelle zone a clima temperato. I gerani, il cui nome botanico è Pelargonium, fanno parte della famiglia delle Geraniaceae e i più noti sono:
- il zonale: con foglie pelose e dalla forma a cuore o goccia;
- il peltatum o geranio edera: con foglie peltate lucide e carnose e fusti ricadenti;
- il grandiflorum o geranio a farfalla, che si contraddistingue per i fiori con 5 macchie scure tendenti al rosso;
- l’odoratissimum o geranio odoroso che profuma di mela.
Esistono numerose specie di gerani che offrono fiori che spaziano dal rosso, al rosa, al fucsia, al bianco e altri colori.
Facili da coltivare, i gerani si adattano facilmente al clima e possono stare sia in zone ombrose che in quelle soleggiate, richiedendo poche attenzione, tra cui una costante pulizia, per eliminare foglie ingiallite e secche e la potatura da fare due volte l’anno o in base alle necessità della pianta. Se sei un appassionato di gerani, ecco indicazioni su come potarli per mantenere le piante sempre belle e fiorite.
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Perché potare i gerani?
La potatura dei gerani è un’operazioni indispensabile per dare forme alle piante, migliorarne l’aspetto e eliminare parti che potrebbero impedire la crescita rigogliosa delle infiorescenze. Inoltre, tale intervento consente anche di rinnovare la parte aerea delle piante e aiutarle a resistere al freddo durante l’inverno. Eliminando le parti rovinate o marce, si rafforzano le radici dei gerani e si proteggono dall’attacco di parassiti.
Quando potare i gerani?
La potatura delle piante deve avvenire due volte l’anno, in autunno e in primavera. Nel primo caso, il periodo più indicato è l’inizio di ottobre o prima dell’arrivo dei primi freddi, nel secondo le operazioni di rimozione di rami secchi e foglie deve essere eseguita intono alla metà di marzo o nei primi giorni di primavera.
La potatura invernale è quella più incisiva sugli arbusti, in quanto vengono tagliate tutte le parti legnose e i rami grandi dei gerani, presenti a pochi centimetri dalle radici, oltre a privarli di parti danneggiate.
Nella bella stagione, la potatura è più leggera e diretta solo a recidere dalle piante rami e foglie secche al fine di favorire la fioritura. Se in estate, le temperature diventano elevate, puoi sfoltire la parte aerea della pianta, per farle sopportare meglio il calore.
Cimatura dei gerani
Le infiorescenze dei gerani si presentano spesso con gemme molto vicine, per favorire l’apertura di queste ultime e ottenere un maggior numero di fiori, oltre alla potatura, in primavera, devi eseguire la cimatura o spuntatura. Un’operazione quest’ultima che consiste nel taglio della gemma apicale, che ha come scopo quello di far sviluppare i fiori di geranio. Le parti recise possono essere utilizzate per riprodurre le piante tramite talea.
Come fare la potatura dei gerani
La potatura è un’attività che devi fare ricorrendo ad attrezzi idonei al giardinaggio, al fine di evitare di provocare tagli e danni alle piantine, che possono comprometterne la loro vegetazione e crescita. Per i gerani devi procurarti delle cesoie e delle forbici da giardino. Le prime servono per recidere i rami più grandi e robusti, le seconde per quelli più piccoli e le foglie.
I tagli devono essere netti ed obliqui, a 45 ° ed eseguiti a pochi centimetri dalla base quando si effettua una potatura diretta a far rinnovare la pianta. In ogni caso, forbici e cesoie devono avere lame affilate, che prima dell’uso vanno disinfettate per impedire la diffusione di parassiti e malattie.
Consigli per far crescere i gerani
I gerani dopo la potatura autunnale, devono essere tenuti in un ambiente riparato per evitare che le gelate o le nevicate possono danneggiarli. Se li tieni interrati in giardino, è consigliabile coprirli con un telo di tessuto non tessuto. In estate, se esposti al sole è bene innaffiarli costantemente, per mantenere il terreno umido, ma evitando i ristagni di acqua.