Idroponica: guida alla coltivazione fuori suolo

coltivazione fuori suolo

L’innovazione tecnologica ha introdotto novità impensabili in agricoltura fino a pochi anni fa. Una di queste è la cosiddetta coltivazione idroponica, una tecnica per far crescere le piante senza piantarle nel terreno all’aperto.

Alcuni la chiamano idrocoltura, per via del ruolo fondamentale che l’acqua riveste. Altri in modo più generico coltivazione indoor, a sottolineare la conduzione al chiuso di queste colture, all’interno di growbox o ambienti protetti.

In questa piccola guida vediamo che cos’è l’idroponica, come funziona una coltura idroponica e quali sono le basi per iniziare una piccola coltivazione in casa.

Cos’è l’idroponica

L’idroponica è una tecnica di coltivazione che non utilizza il suolo. La terra è un semplice substrato inerte (sabbia, argilla, ecc.) che serve a trattenere le sostanze e i minerali concentrati in una soluzione di acqua e nutrienti (il termine deriva proprio dal greco “idro” e “ponos”, cioè acqua e lavoro).

La coltivazione idroponica porta con sé una serie di vantaggi importanti.

Non è richiesto alcun terreno: ciò significa che la coltura non consuma suolo, richiede meno spazio e non richiede necessariamente un’area fertile per coltivare. Si può gestire tranquillamente al chiuso, in piccoli o piccolissimi spazi (anche in casa) e porta frutto anche dove il suolo è povero o inospitale per l’agricoltura.

Le piante crescono più velocemente. Secondo gli esperti la coltivazione idroponica fa crescere le piante almeno il 20% più in fretta rispetto al terreno, merito di un trattamento di microprecisione con dosi d’acqua mirate, illuminazione e altro ancora (vedremo più avanti nel dettaglio).

I rendimenti sono maggiori: si stima dal 20 al 25 per cento in più rispetto a una coltivazione a terra, ma molto dipende anche dalla tecnica e dall’arte di chi la gestisce.

Si risparmia molta acqua. L’idroponica eroga lentamente poca acqua per pianta, senza irrigare ad ampio raggio come in orti o campi aperti. I serbatoi dell’acqua sono chiusi per evitare l’evaporazione e regolati per permettere alle colture di assorbire solo l’acqua di cui hanno bisogno.

Coltivazione idroponica fai da te – Le tecniche di coltura

Il primo passo per allestire tua prima coltura idroponica in casa è scegliere una delle tecniche. Esistono diverse modalità per coltivare indoor piante decorative o ortofrutticole con il metodo idroponico: per decidere quella giusta dovrai considerare lo spazio a disposizione, cosa vuoi coltivare, quanto costa e quanto tempo puoi dedicarci.

Le tre configurazioni di base più consigliate per i principianti sono:

  • il sistema Wick (con stoppino);
  • la coltura in acqua profonda (idroponica dwc);
  • il riflusso e il flusso (Ebb and Flow).

Tutti i sistemi si possono realizzare a partire da singoli componenti acquistati separatamente, oppure attraverso kit di installazione completi online o nei negozi di idroponica.

coltivazioni idroponiche

Tre metodi di coltura idroponica [fonte: royalqueenseeds.it]

Idroponica con stoppino

I sistemi con stoppino sono il sistema più semplice dal punto di vista meccanico e il più semplice da installare perché non richiede alcun tipo di movimento.

Il germoglio della pianta viene inserito in un contenitore con del substrato (sabbia, ghiaia, perlite ecc.) e posto sopra un serbatoio con acqua e nutrimento. Contenitore e serbatoio vengono poi collegati con uno stoppino di stoffa o corda, immerso per un capo nel terreno e per l’altro a mollo nell’acqua.

L’azione capillare della fibra dello stoppino fa salire l’acqua piena di nutrienti verso il terreno di coltura, dove viene assorbita dalle radici della piante.

L’idroponica con stoppino è ottimo per imparare le basi, ma potrebbe non funzionare bene con piante di grandi dimensioni o bisognose di tanta acqua (lo stoppino non può fornirne elevate quantità velocemente).

Idroponica Dwc

Il sistema dwc (deep water culture) è un altro sistema estremamente semplice, molto adatto alle piante che hanno particolare bisogno di acqua (meno per quelle longeve).

In questo caso, le piante vengono posizionate su una piattaforma di polistirolo sopra un serbatoio che contiene la soluzione di acqua e sostanze nutritive. Al vaso nero (isolato da infiltrazioni luminose) viene poi aggiunta una pompa pneumatica ad aria, che collegata alla corrente fornisce ossigeno alle radici delle piante.

Flusso e riflusso

Le colture idroponiche Ebb and Flow (o anche Ebb and Flood, flusso e riflusso) sono leggermente più complesse nella progettazione, ma estremamente versatili. Questo sistema funziona alternando una fase di riempimento del substrato di colturae una fase di svuotamento.

Una pompa sommergibile e un timer regolano il flusso di acqua e nutrimento, che prima invade il substrato dove poggiano le radici e poi viene scaricata nuovamente nel serbatoio sotto.

Uno dei maggiori vantaggi dell’idroponica ebb and flow è la possibilità di personalizzare maggiormente il programma di irrigazione in base alle dimensioni della pianta, al numero di piante, alla temperatura, all’umidità, ecc.

Coltura idroponica – Come preparare ambiente e materiale

Illuminazione

La coltivazione idroponica indoor andrebbe posizionata in luoghi con esposizione diretta e continuativa al sole, come una serra da balcone o da terrazzo. Se non hai un luogo simile può essere necessario fornire alla tua coltura un’illuminazione supplementari.

I kit idroponici di solito vengono venduti con le lampade necessarie, ma se hai deciso di creare il tuo impianto comprando componenti singolarmente devi sapere quali luci prendere.

L’illuminazione migliore per coltivazioni idroponiche è fornita dalle lamapde HID (High Intensity Discharge o scarica ad alta intensità), disponibili nelle due varianti agli alogenuri metallici (MH) o al sodio ad alta pressione (HPS). Quest’ultima in particolare emette una luce più arancione, molto adatta per le piante in fase di crescita vegetativa.

Un altro tipo di illuminazione usata in grow room idroponica è la T5, che genera quella tipica luce fluorescente, ad alto rendimento, basso calore e ridotto consumo energetico. È indicata soprattutto per la coltivazione di talee e piante con cicli di crescita brevi.

Per un maggiore rendimento, assicurati di impostare un timer per l’accensione e lo spegnimento delle lampade, in modo da fornire sempre una regolare dose di luce alla tua coltivazione al chiuso. La maggior parte delle piante commestibili richiede almeno 6 ore di luce solare al giorno.

Condizioni della stanza

È molto importante che una coltivazione idroponica sia installato in una stanza con le giuste condizioni. Gli elementi chiave includono l’umidità relativa, la temperatura, i livelli di CO2 e la circolazione dell’aria.

L’umidità ideale per una grow box idroponica è compresa tra il 40-60% di umidità relativa. Livelli di umidità più elevati, specie in ambienti con scarsa circolazione dell’aria, possono provocare la formazione di oidio e altri problemi alla tua coltura.

Se il clima lo richiede, potrebbe essere necessario un installare un umidificatore o un deumidificatore per regolare l’umidità nella stanza, mantenendola sempre ad un livello ottimale.

La temperatura giusta per una coltivazione si aggira intorno ai 20-21 °C centigradi. Se le temperature sono troppo alte, l’acqua eccessivamente calda potrebbe portare alla decomposizione delle radici.

L’ambiente perfetto per la coltura idroponica domestica dovrebbe avere anche un’ampia scorta di anidride carbonica. Più CO2 è disponibile, più le piante cresceranno velocemente. Il modo migliore per farlo è assicurarsi che la stanza abbia un costante flusso d’aria.

Qualità dell’acqua

La scelta dell’acqua influisce sulla resa finale della coltivazione idroponica. A livello di composizione chimica tutte le acque sono diverse. In particolare, presta attenzione a due fattori che influenzano la capacità del liquido di fornire nutrienti disciolti alle piante: il livello di sali minerali, misurato in PPM, e il pH.

Un’acqua “dura”, con un alto contenuto di minerali, è già più satura e non scioglie i nutrienti con la stessa efficacia di un’acqua con una concentrazione di minerali inferiore. Se ha un alto livello di PPM, puoi provare a filtrarla per aumentarne la capacità.

Il livello di pH ideale per invece è compreso tra 5,8 e 6,2. Una coltura idroponica quindi predilige un ambiente leggermente acido: se la tua acqua non raggiunge questo livello puoi usare dei prodotti chimici per regolare il pH nel range ideale.

Sostanze nutritive

I nutrienti utilizzati nelle coltivazioni idroponiche sono disponibili sia in forma liquida sia secca e sotto forma organica o sintetica. In ogni caso, tutti possono essere sciolti in acqua per creare il composto di nutrienti utile alla crescita.

Il prodotto che si utilizza dovrebbe includere i principali macronutrienti e micronutrienti che una pianta troverebbe nel suolo:

  • azoto
  • potassio
  • fosforo
  • calcio
  • magnesio
  • ferro
  • manganese
  • boro
  • zinco
  • rame
  • molibdeno
  • cloro

Evita di usare fertilizzanti da giardino standard in una coltivazione idroponica: si tratta di composti progettati progettate per l’uso nel terreno, non adatti alle concentrazioni richieste dall’idrocultura in casa.

Coltivazione idroponica in casa – Cosa coltivare

La coltura idroponica fatta in casa permette di coltivare quasi tutte le piante di campo. Tuttavia, se sei alle prime armi, meglio cominciare dalle colture più piccole (erbe, piante decorative, ecc.).

La scelta migliore è scegliere tipi di erbette e verdure che crescono rapidamente, richiedono poca manutenzione e non hanno bisogno di tante sostanze nutritive diverse o molto complesse. Successivamente potrai passare a colture più complesse.

Le piante a crescita veloce ti permettono anche di capire come funziona il tuo sistema idroponico, fornendoti un feedback su eventuali modifiche da apportare. A nessuno piacerebbe aspettare mesi e accorgersi solo al momento del raccolto che l’impianto di idrocoltura non funzionava correttamente.

Per approfondire: 25 tipi piante da coltivare in idroponica 

Ora hai tutte le conoscenze per cimentarti nella coltivazione idroponica. Sei pronto a creare la tua piccola coltura indoor?

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