Certificazione impianto elettrico: come e quando richiedere il certificato

certificazione impianto elettrico

La certificazione dell’impianto elettrico è un documento, introdotto dalla normativa italiana, al fine di attestare la conformità di un impianto elettrico (sia esso di un’abitazione o di un impianto industriale). Molto spesso, a causa delle complesse terminologie utilizzate, è difficile capirci qualcosa; abbiamo redatto questo articolo per aiutarti nella comprensione ed eventualmente chiarirti qualche dubbio in merito.

Certificazione impianto elettrico: di cosa parliamo?

Ai sensi del DM 37/08, il certificato dev’essere redatto dalla ditta incaricata dell’installazione dell’impianto o che, al limite, ha eseguito un’opera di manutenzione. Qual è il suo scopo? Potrebbe sembrarti l’ennesima scartoffia burocratica senza senso ma, in realtà, ci offre la possibilità di vivere in ambienti sicuri, attestando la bontà degli impianti elettrici. La Di.Co. (Dichiarazione di conformità) riguarda qualsiasi tipo di impianto: impianti radiotelevisivi, impianti antincendio, impianti di videosorveglianza o gli impianti di protezione contro le scariche atmosferiche.

Certificazione o autocertificazione impianto elettrico? Ecco chi la rilascia

Secondo le norme della legge italiana questo tipo di documento dev’essere rilasciato solo da soggetti qualificati. Perché? Probabilmente i legislatori, a causa delle certificazioni farlocche rilasciate decenni fa, hanno deciso di rendere più serio il protocollo, in maniera tale da garantire la presenza di impianti elettrici sicuri nei vari edifici.

Quindi è possibile procedere con un’autocertificazione? No, proprio per quanto specificato poc’anzi, non ti sarà possibile redigere autonomamente tale documentazione; tieni a mente che, anche in attestati rilasciati da ditte autorizzate, nel caso di alcune mancanze, possono esserci dei problemi, poiché l’impianto non verrebbe considerato ”a norma”.

Quindi, per completare la risposta alla domanda, possiamo asserire che, secondo il decreto ministeriale 37 del 2008, solo le ditte o i tecnici abilitati a tale funzione possono produrre e rilasciare la documentazione per i nostri impianti elettrici.

Entriamo nel merito: in cosa consiste la certificazione?

La certificazione degli impianti elettrici è una documentazione ricca di molti dettagli. Quali? Ecco la risposta:

  • la ditta appaltante: sono raccolte tutte le informazioni che riguardano la ditta che esegue il lavoro/certificazione (viene specificata anche se vi è l’abilitazione nello svolgere tale opera);
  • la regola d’arte: la ditta appaltante dichiara, assumendosene la responsabilità, che l’impianto elettrico installato è a regola d’arte e che, cioè, soddisfa appieno tutte le normative, risultando idoneo al suo compito, assicurando massima sicurezza ai fruitori;
  • controlli ed esami: prima di poter redigere la documentazione, il tecnico o la ditta appaltante effettuano delle valutazioni e delle prove che hanno proprio lo scopo di testare la qualità dell’impianto in studio;
  • schema d’impianto: sostanzialmente viene compilata una sezione in cui vengono indicati tutti i componenti che vanno a comporre l’impianto elettrico certificato, ovvero parliamo di interruttori con il relativo l’amperaggio, i tipi di condutture presenti e la tipologia della messa a terra.

Certificazione di un impianto elettrico esistente

Potresti chiederti: cosa fare nel caso in cui si volesse certificare un impianto già esistente? L’operazione potrebbe sembrare complessa, considerando che, molto spesso, non si riesce e a risalire al soggetto che ha installato tale impianto.

Quindi, per la certificazione di un impianto elettrico esistente bisogna contattare un’azienda o un tecnico abilitati e chiedere un preventivo. Praticamente, questi professionisti, prima di provvedere al rilascio della documentazione, effettuano un test completo dell’impianto, al fine di rilevarne la funzionalità. Questo è molto vantaggioso perché, non solo ci consentirà di ottenere il certificato, ma anche di stanare eventuali criticità e risolverle, mantenendo l’ambiente in piena sicurezza.

Costi di certificazione impianti elettrici

Normalmente per gli impianti nuovi il costo del certificato è già compreso all’interno del prezzo dell’installazione. Le cose, invece, cambiano per quanto riguarda gli impianti elettrici esistenti. In questo caso, i prezzi cambiano a seconda della ditta incaricata (proprio per questo, in precedenza, ti veniva consigliato di richiedere un preventivo). Tuttavia, in linea di massima, possiamo considerare il prezzo compreso in un intervallo tra i 150 e i 200 euro. Ovviamente, nel caso di eventuali correzioni o interventi, il prezzo potrà risultare superiore, a seconda degli standard della ditta incaricata.

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